Il Sistema Solare ad Arcetri

Come è fatto il Sistema Solare? Quanto sono grandi i pianeti? E in che proporzione sono l’uno rispetto all’altro? Quanto tempo impiega la luce ad arrivare ad un certo pianeta? Da dove vengono i meteoriti e le comete a corto periodo? Come si colloca il nostro sistema solare rispetto agli altri pianeti e agli altri sistemi planetari ad oggi conosciuti?

Il percorso in scala del sistema solare nel parco dell’Osservatorio aiuta a rispondere a queste ed altre fondamentali curiosità. Partendo dal più lontano degli otto pianeti, Nettuno, situato poco dopo l’ingresso ad Arcetri, si arriva a Mercurio, il più vicino alla nostra stella Sole. Quest’ultima, collocata sulla parete esterna del Padiglione Amici, chiude il percorso all’aperto prima di entrare nella cupola per osservare il cielo con i telescopi.

I pianeti sono rappresentati nei loro colori naturali su strutture in ferro capaci di usurarsi alle intemperie e rinnovarsi con cromie e alterazioni dalle forti suggestioni visive e tattili. La mitologia è il tema che si sviluppa nelle strutture di sostegno ai pianeti: ogni pianeta evoca un mito, ogni mito si trasforma in segno che caratterizza ciascuna delle strutture.

 

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a Firenze un sistema solare a misura d’uomo

I PIANETI di A. M. MELOCCO


 
Importanti totem in ferro che accolgono i pianeti e li raccontano simbolicamente creando un percorso che mette in scena le loro dimensioni e le loro distanze: sono ideati da Andrea Mercedes Melocco gli elementi strutturali che compongono l’ampia e suggestiva rappresentazione del sistema solare recentemente inaugurata nel grande parco dell’Osservatorio di Arcetri, a Firenze, nell’ambito delle celebrazioni galileiane.

Nata a Budapest, cresciuta a Roma e fiorentina di adozione, A. M.  Melocco è una art designer il cui percorso si è snodato attraverso tante differenti esperienze, tutte accomunate da una stessa visione: svelare quello che unisce le persone, il sentire che li accomuna. Non solo i sentimenti, non solo le emozioni: piuttosto i ritmi che creano la condivisione, le sintonie che non sempre trovano le parole per essere espresse.

Nell’ambito di questa visione sono nati i grandi totem sui quali si stagliano i pianeti, ciascuno nei colori e nelle proporzioni che gli appartengono. A.M. Melocco ha scelto il linguaggio del mito e, per farlo incontrare con l’habitat straordinario in cui si ambienta la rappresentazione, ha voluto il ferro perché linguaggio forte, capace di interagire sia con un luogo tanto dominante che con l’uomo di oggi: il ferro come elemento che c’è da sempre e sempre ci sarà, come materiale capace di interagire col cambiare sia delle giornate e delle stagioni che degli stati d’animo.

Il ferro viene declinato in un insieme dinamico di grandi corpi vivi modellati dalle ispirazioni classiche, attraverso i quali A. M. Melocco ci mette di fronte al mistero dell’universo e alle conoscenze che ci accomunano. Ogni totem è una sintesi narrativa del pianeta che simbolizza, modellato con pochi elementi e tanta raffinata eleganza.

Il mio preferito” dice A. M. Melocco, “è il totem che ho ideato per raccontare la Terra: una mano e un germoglio. L’uomo e la natura s’incontrano e rendono unico con questo incontro il pianeta su cui noi viviamo”.

Mario Bonacini

                 
               
                     
   

Nell’ambito delle attività didattiche e di divulgazione scientifica, l’Osservatorio apre le porte al pubblico organizzando visite guidate con osservazioni del cielo.

Visite diurne riservate alle scuole dalle ore 10,00 alle ore 12,00.

Visite notturne per gruppi fino ad un massimo di 35 persone: si effettuano ogni mese nella settimana del primo quarto di Luna.

Le visite sono realizzate in collaborazione con l’Associazione Astronomica Amici di Arcetri, associazione culturale non-profit per la diffusione della cultura scientifica (a.a.a.a.@arcetri.astro.it).

È possibile richiedere informazioni telefonando dal lunedì al venerdì dalle 10,00 alle 12,00 al numero 055 2752280 o scrivendo a: richiesta_visita@arcetri.inaf.it